BIOGRAFIA:


1955
     Si diploma presso l’Istituto d’Arte “G. Ballardini” di Faenza (sezione artistica) allieva di Angelo Biancini e Anselmo Bucci; ha frequentato l’Istituto nel periodo che erano presenti: Nanni Valentini, Carlo Negri, Ivo Sassi, Goffredo Gaeta, Giuseppe Spagnulo.

1955/56  Lavora a Faenza presso la bottega di Uberto Zannoni maiolicando le sculture di Angelo Biancini, pezzi artistici e commerciali.

1956        Consegue l’abilitazione per l’insegnamento del disegno e della storia dell’arte.

1957/59  Insegna Decorazione Ceramica all’Istituto d’Arte di Avellino dove esegue ceramiche  artistiche per l’Istituto stesso.

1959/61  Ritorna a Faenza presso la bottega Zannoni dove riprende l’attività di maiolicare le piccole e grandi sculture monumentali di Angelo Biancini.

1961        Inizia l’insegnamento di Decorazione Ceramica presso l’Istituto Statale d’Arte “Adolfo Venturi” di Modena.

1962         Si trasferisce a Modena; sposando Franco Albonetti, anche lui faentino e compagno di corso al “Ballardini” che da anni lavorava a Sassuolo come tecnico ceramico.

1962/75  Presso i laboratori dell’Istituto di Modena ottiene il permesso di eseguire opere personali in gres a 1250° e in atmosfera controllata, fra le quali meritano menzione i “rossi fiammati” (i primi realizzati in Italia); con le quali ha allestito mostre personali ed ha partecipato a mostre collettive ottenendo molti riconoscimenti.

1997        Dopo un periodo di inattività creativa, dedicato alla famiglia, riemerge il bisogno di far ceramica. Si attrezza di un piccolo laboratorio nell’abitazione di Casinalbo.

Dal 1997 Negli anni successivi, Eda è condizionata, suo malgrado, ad abbandonare il gres ad alta temperatura, ricercando inedite espressività materiche e formali della ceramica a temperature più basse; abbandona gradualmente le forme tornite per affrontare forme scultoree realizzate prevalentemente in monocottura, per poter esaltare l’espressività delle terre e dei minerali impiegati e col raro impiego di smalti; sono quasi tutte ceramiche costruite con l’antica tecnica del lucignolo o colombino, che richiede una particolare perizia.  Nascono così delle nuove serie di ceramiche che prescindono dal tradizionale,  ma che tendono a collegare l’arte contemporanea con la ceramica arcaica. Le nuove creazioni sono raggruppate nelle definizioni di: REPERTI, FORMA A LUCIGNOLO, STELE,  FORMA PRIMARIA, CILINDRI, CONTATTO, GENESI, MENHIR, INSIEMI e INSIEMIDUE.